La tartaruga Caretta caretta è una specie di tartaruga marina a distribuzione mondiale. Appartiene alla famiglia dei Cheloniidi. Queste tartarughe hanno, in media, una lunghezza finale del guscio di 90 cm, sebbene siano stati registrati individui fino a 280 cm. Una tartaruga adulta pesa circa 135 kg, mentre ci sono record che superano i 450 kg. Il colore della pelle varia dal giallo al marrone e il guscio è solitamente bruno-rossastro. Fino a quando la tartaruga non raggiunge l’età adulta, le differenze razziali non sono visibili.
La Grecia è l’area di nidificazione più popolare lungo il Mediterraneo, con più di 3.000 nidi all’anno. La tartaruga Caretta trascorre la maggior parte della sua vita in mare e negli estuari, con le femmine che arrivano a riva solo per un breve periodo per deporre le uova. Ha un basso tasso riproduttivo: le femmine depongono in media quattro covate di uova per poi rimanere inattive e non deporre nuovamente le uova per due o tre anni. Raggiunge la maturità sessuale all’età di 17-33 anni e ha una durata di vita di 47-67 anni.
È onnivoro e si nutre principalmente di invertebrati bentonici (gli organismi viventi che vivono sul fondo dei mari). Le sue mascelle grandi e potenti servono come uno strumento efficace per fare a pezzi la sua preda. Le uova sono particolarmente vulnerabili ai predatori terrestri. Una volta che le tartarughe raggiungono l’età adulta, le loro grandi dimensioni offrono loro protezione dalla maggior parte dei predatori, ad eccezione di alcuni squali. Le tartarughe marine sono considerate una specie in via di estinzione e sono protette dall’Unione internazionale per la conservazione della natura. Gli attrezzi da pesca abbandonati e in uso sono responsabili di molte morti di tartarughe. Dispositivi speciali sono stati inseriti nelle reti nel tentativo di ridurre la mortalità, fornendo una via di fuga per le tartarughe. La perdita di spiagge idonee per la nidificazione e l’introduzione di nuovi predatori hanno colpito anche la popolazione delle tartarughe. Gli sforzi per ripristinare il loro numero richiedono una cooperazione più generale, dato che le tartarughe vagano per vaste aree dell’oceano e le spiagge di nidificazione sono sparse in diversi paesi.