Biacco di Dahl (Platyceps najadum)
Serpente a quattro linee (Elaphe quatuorlineata)
Il serpente di Esculapio è una specie di serpente non velenoso originario dell’Europa, un membro della sottofamiglia Colubrinae della famiglia Colubridae. Crescendo fino a 2 metri (6,6 piedi) di lunghezza, è tra i più grandi serpenti europei, di dimensioni simili al serpente a quattro linee (Elaphe quatuorlineata) e al serpente di Montpellier (Malpolon monspessulanus). Il serpente di Esculapio ha avuto un significato culturale e storico per il suo ruolo nell’antica mitologia greca, romana e illirica e nel simbolismo derivato. Il Saettone fu descritto per la prima volta da Josephus Nicolaus Laurenti nel 1768 come Natrix longissima, in seguito fu conosciuto anche come Coluber longissimus e per la maggior parte della sua storia come Elaphe longissima. L’attuale nome scientifico della specie basato sulle revisioni del grande genere Elaphe è Zamenis longissimus. Zamenis è dal greco ζαμενής[17] “arrabbiato”, “irritabile”, “feroce”, longissimus viene dal latino e significa “il più lungo”; il serpente è uno dei più lunghi nel suo raggio d’azione. Il nome comune della specie – “Aesculape” in francese e suoi equivalenti in altre lingue – si riferisce al dio classico della guarigione (greco Asclepius e poi romano Aesculapius) i cui templi erano incoraggiati intorno al serpente. Si ipotizza che la tipica raffigurazione del dio con il suo bastone attorcigliato da un serpente rappresenti la specie. Successivamente da questi, si sono sviluppati simboli moderni delle professioni mediche utilizzate oggi in una serie di varianti. La specie, insieme ai serpenti a quattro linee, viene portata in una processione religiosa annuale a Cocullo, nell’Italia centrale, che ha un’origine separata ed è stata successivamente inserita nel calendario cattolico.